Il primo fascicolo della collana è collegata ad un tema ricorrente, il dissidio / connubio di ragione e fede o, in altri termini, di Scienza e Torà.
Per fissare le idee si porta un esempio che può avere qualche assonanza con quanto si intende esporre.
Nella cultura corrente, lo spazio Cartesiano, fondamento della Geometria Analitica, è ormai un dato di fatto acquisito. Cioè, in altre parole, è possibile descrivere lo spazio con dei numeri, perché fra gli uni e gli altri, si è costruita una perfetta corrispondenza: la Geometria Analitica. Una retta, una parabola, un’iperbole, una qualsiasi figura geometrica è descrivibile con un’equazione, una sola.
L’analisi ebraica degli scritti biblici, l’inesausta plurimillenaria sete di ricerca di significati sempre nuovi, sempre più profondi, sempre meglio adattabili all’epoca contemporanea, ha portato gli studiosi ebrei a costruire, nel tempo, una serie di corrispondenze fra parole ebraiche e numeri che stanno alla base di spiegazioni ed interpretazioni di avvenimenti biblici e, per estensione, anche di altri. Ogni lettera ha uno o più valori numerici.
Ogni parola può essere definita dalla somma dei valori numerici delle lettere, che la compongono. Secondo questa interpretazione, parole con lo stesso valore numerico, hanno delle affinità, che vanno ricercate. Uno dei punti più delicati è la scelta del valore numerico da attribuire alla lettera, quando questa ne ha più di uno. D’altra parte i fatti umani sono ben più complicati della descrizione di una figura nello spazio.
Questa ricerca, o meglio ancora questa metodologia che usa questi strumenti di ricerca e di approfondimento, porta molte volte a conclusioni estremamente interessanti.
Lo studio si chiama: Ghematria ed è uno degli strumenti con cui si è provato ad analizzare ed a interpretare lo scritto biblico.
Sono apparsi significati prima sconosciuti alle parole che descrivono la Creazione. La corrispondenza fra i fatti descritti nella Bibbia e le scoperte scientifiche attuali è notevole.
Come strumento di interpretazione, considerando che si possa conferire significati scientifici attuali ad un testo di 4.000 anni fa, la Ghematria desta un interresse notevole.
SCIENZA E TORA’
CONFERENZA DI DAVID PARDO

Edizioni : BSC
Collana Scientia ac agnitio
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Sabato il 6 gennaio 2007 alle ore 18 presso
l’Hotel Helvetia Spa & Beauty prosegue la rassegna
“I sabati culturali all’Hotel Helvetia”
con la conferenza dal titolo “Scienza e Torah”.
Il Professor David Pardo illustrerà il rapporto esistente tra ricerca scientifica e sacre scritture ebraiche,
rispondendo anche alle domande dei presenti.
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Il pensiero e l’esegesi ebraica hanno costruito da tempo, una corrispondenza fra parole ebraiche e numeri, che sta alla base di interpretazioni di scritti biblici e di comprensione, interpretazione di fatti della vita.
Questa disciplina si chiama : Ghematria.
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Nello stesso filone si colloca la trattazione generale del Professore Arie Ben Nun dal titolo “GHIMATRIA. Chiave della Cabbalà.

L'Alfabeto ebraico è alfanumerico, significa che ogni lettera possiede il suo valore. Con il sistema: "Ghimatria" (dalla parola greca Ghematrea che significa forma e calcolo) si possono decodificare tutti i segreti tramandati nel libro della Torà o Pentateuco, tramandato dal Signore (libro Esodo Gap. 32 Ver. 32) tramite il suo profeta Mosè. Per quale ragione la Torà deve essere decodificata? La Torà è stata tramandata a noi in forma telegrafica per mancanza di tempo (solo 40 giorni) e materiale su cui scrivere. Tramite questo strumento si arriva alla scienza della Cabbala’ ed infatti si dice: "Dal Sinai a tutto il mondo un viaggio sulle ali della gioia, per rivelare ai popoli attraverso semplici numeri i pensieri più nascosti di Nostro Signore"
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Sempre in materia di cultura religiosa ebraica, questo filone delle Collana propone altri temi, riportati nel testo di Lucio Pardo: “Limùd Limudì” edizioni Dehoniane di Bologna 1999.
L’autore, docente da anni presso lo Studio Domenicano di Bologna, ha raccolto in un volume i testi delle lezioni che lui ha tenuto nello studio e delle discussioni con i suoi studenti.

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Il filone pedagogico della collana, nasce dal volume “L’arte di crescere. Adolescenti maturi o adulti bambini?”
proponendosi di restituire spazi vivibili al bambino, inserito in un ambiente non suo, inibito a sviluppare le sue facoltà naturali, nella esplorazione dell’ambiente circostante.
Si può ricostruire un ambiente a misura di bambino, ma che allo stesso tempo, rispetti le esigenze della vita moderna? E’ possibile? o è un “Qui pro quo?”
E’ la domanda dell’arch. Danielle Rabani, uno degli autori del testo , per un dibattito fra architetti, pediatri, pedagoghi e produttori di arredamenti per l’infanzia e per le scuole
LA CITTA' E IL TRAFFICO

La città di oggi, variegata, multiforme, eterogenea, gestita e vissuta da una popolazione adulta, per il bambino è un’entità misteriosa, ostile ed inaccessibile.
Barriere architettoniche e difficile gestione del traffico meccanizzato sono, per i bambini, ostacoli alla vivibilità autonoma, e fattori che definiscono la qualità dell’abitare e del vivere. Ricreare lo spazio a misura del bambino, senza snaturare la fisionomia della città è la sfida che ci si pone, ora, nel XXI secolo.
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In un momento dove la politica si dibatte in una crisi di identità e l’organizzazione di alcuni servizi sociali come la sanità e l’assistenza sono al centro di grandi discussioni e di interessi contrastanti, Luigi Pagnoni raccoglie alcuni suoi scritti ed interventi di questi ultimi anni , per ricordare che la politica, se costruita per la ricerca del bene comune non può avviarsi ad alcun tramonto e che la socialità dei servizi rappresenta il cemento per unire nella giustizia una grande comunità nazionale.
Questo richiamo non ci viene da un grande della politica o da un luminare dalla scienza medica. Ci viene da un operatore sanitario, che ha vissuto e vive in mezzo alla gente, che s’immedesima nei suoi problemi, che capisce le sue ansie, le sue speranze. Soprattutto vede e sente in prima persona il paziente, l’ammalato, sente l’importanza della ricerca scientifica, dell’organizzazione sanitaria e della creazione di una coscienza della salute, per la quale si sta attivamente adoperando da anni.
Luigi Pagnoni vede nella politica l’espressione più alta dell’impegno umano ed auspica che si identifichi sempre con l’etica morale e l’onestà intellettuale.
Queste sono le idee che emergono con grande limpidezza dal volume di Luigi Pagnoni: “Raccolta di riflessioni politiche sociali e sanitarie” Boni editore Bologna 1993.

Il volume raccoglie dieci anni di contributo dell’autore alla gestione sanitaria bolognese ed alla politica sanitaria locale, inquadrata nel contesto dell’intervento pubblico.
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